Smart Life Festival torna a Modena da giovedì 16 a domenica 19 ottobre per riflettere sull’innovazione e sul nostro rapporto con la tecnologia nella società contemporanea. L’edizione 2025, intitolata “Non c’è più Internet? Nuove connessioni per l’umanità digitale”, propone quattro giornate di incontri, performance, workshop e installazioni per indagare le trasformazioni della rete e il loro impatto su cultura, economia e relazioni umane.
A distanza di poco più di vent’anni dall’avvento di Internet, il festival invita a riconsiderare il significato stesso di “connessione” alla luce del predominio delle piattaforme globali e delle nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale ai sistemi di sorveglianza digitale. Un’occasione per interrogarsi sulle sfide etiche e sociali dell'era “post-Internet” e sulle possibilità di costruire un futuro digitale più sostenibile, inclusivo e umano.
L’iniziativa coinvolge esperti, artisti, studiosi e professionisti di diversi settori in un dialogo trasversale che attraversa le aree Smart Tech, Smart Politics, Smart School, Smart Art, Smart Justice, Smart Journalism e Smart Music. Gli eventi, ospitati in vari luoghi della città, esplorano temi come la disinformazione, la governance digitale, il rapporto tra creatività e tecnologia, la sostenibilità e le nuove forme di espressione artistica.
Smart Life Festival è promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con Fondazione Collegio San Carlo, Fondazione di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Democenter, Camera di Commercio di Modena e Provincia di Modena. Il programma completo, in costante aggiornamento, è disponibile su www.smartlifefestival.it.
Anche Fondazione Ago partecipa al festival con una serie di iniziative che coniugano arte e tecnologia. A Palazzo Santa Margherita, da giovedì 16 a domenica 19 ottobre, sarà visibile a ingresso libero l’installazione digitale “Resurrect” di Paolo Cirio, artista, attivista e teorico dei media riconosciuto a livello internazionale per la sua ricerca sul rapporto tra tecnologia, potere e società..
Ago collabora inoltre all’incontro di venerdì 17 ottobre (ore 21, Chiesa di San Carlo) con l’artista Michelangelo Pistoletto e con Antonio Spadaro, Sottosegretario del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione e direttore della rivista “La Civiltà Cattolica”. I due dialogano sul tema “Spiritualità. Immaginare nuove possibilità per il futuro attraverso il pensiero, l’arte e la tecnologia”, moderati da Francesco Monico, professore di Sociologia del Mutamento presso ISIA Roma Design e curatore del volume “Spiritualità” (Marsilio, 2025).
Domenica 19 ottobre, nella Sala Verde della Fondazione San Carlo, sono previsti due incontri a cura di Fondazione Ago dedicati ai linguaggi artistici del contemporaneo. Alle 16 si tiene il talk “Criptopoetica. L’arte nell’era del tecnocene” con Nadim Samman, critico e curatore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino, e Federica Patti, storica dell’arte e curatrice indipendente. Alle 17.30, invece, il dialogo “Choose Your Filter!” vede protagonisti gli artisti Paolo Cirio e Jonas Lund insieme a Inge Hinterwaldner, professoressa di Storia dell’Arte presso il Karlsruhe Institute of Technology (KIT).
Durante i giorni del festival, nella Sala dei Cardinali della Fondazione San Carlo, sarà inoltre esposta l’opera “Iris” di Paolo Cirio, parte delle collezioni di Fondazione Ago, che approfondisce il tema del controllo e della sorveglianza digitale.
Smart Life Festival conferma così Modena come laboratorio di idee e innovazione culturale, un luogo dove arte, scienza e tecnologia dialogano per immaginare nuove connessioni umane nell’era digitale.
In copertina e sotto, l'opera "Iris" di Paolo Cirio. In basso il San Girolamo multimediale simbolo di questa edizione di Smart Life Festival e "Resurrect" di Paolo Cirio