Occhi sull’arte: un’installazione interattiva tra neuroscienze e biodiversità

Occhi sull’arte: un’installazione interattiva tra neuroscienze e biodiversità

pubblicato il 21.05.25
Dove si posa lo sguardo nasce la meraviglia: arte e neuroscienze dialogano nella mostra “Paradise Lost” dei Fallen Fruit

Sabato 24 maggio, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17, e giovedì 29, dalle 11 alle 13, alla Palazzina dei Giardini ducali, Future Education Modena (FEM) presenta “Lost in Paradise”, un’installazione interattiva che unisce arte, natura e neuroscienze nell’ambito delle iniziative legate alla mostra “Paradise Lost” del duo artistico californiano Fallen Fruit (David Allen Burns e Austin Young). Ci si può iscrivere per partecipare.

L’installazione nasce dall’esperienza del workshop “Apprendere con piacere in museo” e si basa sull’utilizzo della tecnologia eye-tracking, che consente di monitorare i movimenti oculari dei visitatori durante l’osservazione delle opere. I dati raccolti generano mappe di calore (heatmap), che mostrano le aree delle immagini in cui lo sguardo si sofferma più a lungo, rivelando così come e cosa realmente “guardiamo” di un’opera.

“Lost in Paradise” è un esperimento partecipativo che esplora il potere dell’arte non solo come stimolo estetico, ma come veicolo di benessere e attivatore neurologico. Studi neuroscientifici recenti, come “Viewing Landscapes Is More Stimulating Than Scrambled Images After a Stressor: A Cross-disciplinary Approach”, dimostrano infatti come la contemplazione di paesaggi naturali possa influenzare positivamente l’attività cerebrale, contribuendo al recupero emotivo e alla riduzione dello stress.

L’esperienza si estende anche al fenomeno del priming percettivo: l’esposizione ripetuta a determinati stimoli visivi (forme, colori, strutture) può influenzare la percezione di immagini successive, facilitando l’emergere di connessioni, memorie ed emozioni. In questo contesto, l’arte diventa terreno fertile per allenare la mente e stimolare la creatività, sostenuta da un’elaborazione cognitiva sottile e profonda.

“Lost in Paradise” invita quindi a interrogarsi su cosa accade davvero quando guardiamo, e su come un’immagine possa diventare porta di accesso a un paesaggio interiore, capace di parlare al corpo, alla mente e alle emozioni.

 

Le persone che parteciperanno all'esperienza interattiva avranno diritto all’ingresso omaggio alla mostra “Paradise Lost” e al Museo della Figurina. Al termine della sessione, durata di circa dieci minuti, riceveranno una restituzione personalizzata dei propri movimenti oculari sotto forma di heatmap, oltre a un gadget del Museo.

 

Sabato 24 maggio la partecipazione è gratuita previa prenotazione

Giovedì 29 maggio la partecipazione è gratuita, senza necessità di prenotazione

scopri di più sul sito di FEM

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