Modena ricorda Mimmo Jodice con la fotografia della Secchia rapita

Modena ricorda Mimmo Jodice con la fotografia della Secchia rapita

pubblicato il 29.10.25
È stata realizzata nel 1994 per una mostra di Galleria Civica e ora fa parte delle collezioni di Fondazione Ago, così come alcune immagini di mostre del 2009 e del 2014 di Fondazione Fotografia

La Secchia rapita fotografata nella torre Ghirlandina. È l’immagine con la quale Modena ricorda Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi italiani scomparso all’età di 91 anni. La fotografia della Secchia è stata realizzata nel 1994 per la mostra collettiva della Galleria Civica “Gli occhi sulla città”, a cura di Fausto Ferri.

La fotografia fa ora parte delle collezioni di Fondazione Ago insieme a diverse altre immagini di Jodice, sempre della Galleria Civica, dedicate al lavoro degli artisti e alla Napoli degli anni Settanta di cui l’artista, nato nel Rione Sanità nel 1934, documentò per anni il contesto sociale.

Jodice ha esposto in città in molte occasioni e nelle collezioni di Fondazione Ago ci sono anche diverse fotografie delle mostre personali che l’artista realizzò a Modena con Fondazione Fotografia nel 2009 (“Uno”) e nel 2014 (“Arcipelago del mondo antico”), a cura di Filippo Maggia.

In particolare, “Arcipelago” rappresentava un viaggio per immagini tra le civiltà che hanno scandito la storia del Mediterraneo, facendo rivivere statue e templi, dei ed eroi, in una dimensione sospesa tra passato e presente per sottolineare le comuni radici delle popolazioni che si affacciano sul “Mare Nostrum”.

Le fotografie di Domenico (detto Mimmo) Jodice sono state esposte in importanti musei nazionali e internazionali, come il Centro Pompidou e il museo del Louvre a Parigi, in Francia, il Philadelphia Museum of Art, negli Stati Uniti, e il Museu de Arte de São Paulo, in Brasile.

 

In galleria: Jodice - Torre Ghirlandina, Mimmo Jodice nella mostra Uno del 2009 in sede Ago, Jodice - Guerriero di Cartagine, Jodice - allestimento "Arcipelago del mondo antico", Mimmo Jodice con Fausto Ferri, Mimmo Jiodice tra Filippo Maggia e l’artista Kenro Izu

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