Afterall | Trentamillesimidisecondo

Una performance a porte chiuse diventa un'installazione in-visibile filmata da telecamere a circuito chiuso. Non vivibile in presenza viene restituita online qui. A cadenza settimanale un live streaming consentirà agli spettatori di accedere virtualmente alla Farmacia storica e osservare l'installazione in tempo reale.

 

  • 4 febbraio - 8 marzo 2021
  • Farmacia storica, Ex Ospedale Sant'Agostino

Curatore: Lorenzo Respi

L'installazione sarà visibile tutti i giorni sul canale YouTube AGO Modena Fabbriche Culturali
Gli eventi installativi live si terranno nei seguenti orari sul canale YouTube AGO Modena Fabbriche Culturali
giovedì 4 febbraio 2021, dalle 12:00 alle 13:00 / dalle 17:00 alle 18:00
giovedì 11 febbraio 2021, dalle 11:00 alle 12:00 / dalle 16:00 alle 17:00
giovedì 18 febbraio 2021, dalle 12:00 alle 13:00 / dalle 17:00 alle 18:00
giovedì 25 febbraio 2021, dalle 11:00 alle 12:00 / dalle 16:00 alle 17:00 
giovedì 4 marzo 2021, dalle 12:00 alle 13:00 / dalle 17:00 alle 18:00
 

 

  • A cura diLorenzo Respi
  • In collaborazione conFMAV Fondazione Modena Arti Visive

"Nel nostro lavoro percorriamo la suggestione delle immagini, consapevoli dell’età digitale del nostro tempo, in cui qualsiasi frammento dell’esistenza può essere rilevato e rivelato all’istante, consumato, tanto da confondere realtà e immagine. Siamo così entrati in contatto conoscitivo con un documento/monumento codificando un processo di lavoro assimilabile a quello di un macchinario: l'operazione performativa ci ha visto reiterare, contemporaneamente l'uno di fronte all'altro agli estremi di un tavolo, il gesto della trascrizione di pagine tratte dal manoscritto Cronaca di Modena (1588-1636) di Giovan Battista Spaccini.
La trascrizione è avvenuta attraverso l’utilizzo della carta carbone, coordinando al gesto dello scrivere la lettura contemporanea di quanto in quel preciso momento stavamo scrivendo. Ricalcando le parole siamo entrati nella cadenza della calligrafia privata dell'autore e ci siamo appropriati del suo senso fisicamente, attraverso lo spazio che le parole occupano e la traccia che lasciano sulla carta. Un’esperienza di ‘in-conoscenza’ che si è affidata alla trascrizione pedissequa del già scritto, nel presente. Il gesto di trascrizione, e di conseguenza quello della lettura, sono naturalmente rallentati, frammentati, favorendo la trasformazione rispettivamente in segno e suono.
Questi gesti, così, in fin dei conti esteriorizzano, non consistono in ciò che veicolano ma sono ciò che sono essi stessi. Il senso, il ‘de-finito’ viene messo da parte. Un esercizio di archiviazione inverso alla sua stessa definizione: la parola viene scomposta e portata al buio del senso.
L’intera performance, chiusa al pubblico e pertanto ‘in-visibile’, è documentata attraverso una rilevazione separata di video e audio. Il dato video così registrato viene proiettato, così come il suono viene riprodotto, nello stesso luogo, ma la scena è ‘altra’: solitaria, animata solo da oggetti, due megafoni, qualche foglio trascritto e una pianta da interni su cui un riflesso di luce insiste con i bagliori di un vecchio video d’archivio sul tropismo vegetale. L’installazione generata, non vivibile in presenza, è videoripresa nuovamente, stratificando ulteriormente i depositi del tempo su doppi schermi, e restituita live on line. Resta soltanto il souvenir: l’oggetto-ricordo."
Afterall.

AFTERALL è il nome del duo artistico composto dai fratelli Esposito, Silvia e Enzo. Dopo un trascorso di studi rispettivamente in Conservazione dei Beni Culturali e Sociologia, entrambi si diplomano in Belle Arti facendo, nell’ambito del laboratorio «quartapittura», attività di ricerca sulle potenzialità comunicative dei fenomeni collettivi. Le opere degli Afterall fanno parte di diverse collezioni museali permanenti: del Museo MADRE di Napoli, del Palazzo Arnone di Cosenza, del MUSMA di Matera, oltre che private (Imago Mundi-L. Benetton Collection); altre sono state installate al Castello di Rivalta di Torino, allo Spazioborgogno di Milano, sulla facciata della stazione di Mergellina a Napoli. Nel 2016 si susseguono due personali: “just one damn thing after the other” nello spazio di duecento metri quadri dell’Ex Lanificio Borbonico a Napoli e “Lacuna”, alla Tenuta dello Scompiglio di Lucca. Gli Afterall sono vincitori del Premio Celeste 2012 (Premio del Curatore), vincitori del bando SOMA Summer 2014, residenza internazionale per artisti visivi in Città del Messico (Messico), finalisti del Talent Prize 2016, Premio Optima 2016, Blumm Prize 2013 e Premio Fondazione Fabbri 2012.