Lodovico: dalla Cronaca di Spaccini al Gridario Estense

Un ritratto vivido della Modena fra la fine del 1500 e quella del 1700 attraverso due elementi di grande interesse non solo per gli addetti ai lavori: il primo, la Cronaca di Modena di Spaccini, già interamente fruibile. Il secondo, il Gridario dell’Archivio di Stato, presto disponibile per la consultazione

Crescono le risorse disponibili su Lodovico, la piattaforma aperta e trasversale che raccoglie il patrimonio storico manoscritto e a stampa in forma digitalizzata di archivi e biblioteche. È già disponibile la Cronaca di Modena di Giovan Battista Spaccini, una raccolta di vicende insieme storiche e a volte pittoresche che narrano la città dal 1588 al 1636. Da cortigiano part time a guardagioie e guardarobiere della principessa Isabella di Savoia, Spaccini serve la corte estense per più di quindici anni. Dopo aver predisposto il rifacimento della cronaca cittadina stilata da Iacopino e Tommasino Lancellotti, avvia l’impresa che lo renderà celebre: si dedica alla stesura della propria cronaca, descrivendo accadimenti storici, politici e diplomatici, senza tralasciare aneddoti curiosi, intrighi di corte e dicerie di strada. Non mancano episodi violenti e elementi di astrologia: storie di omicidi, abusi e segni del cielo, a rivelare gusti e passioni del cronista. I suoi diari si caricano di toni disincantati e polemici con l’ascesa al trono del principe Francesco I, dipinto come superficiale, incurante delle virtù cristiane e del suo popolo: è il momento dell’uscita di scena, la corte non è più il luogo giusto per Spaccini.

Il manoscritto, conservato oggi presso l’Archivio Storico del Comune di Modena e consultabile in versione digitale sulla piattaforma Lodovico, culmina nella drammatica epidemia di peste che nel 1630 colpì anche il ducato estense.

E’ invece in corso di digitalizzazione una raccolta corposa di avvisi, editti, notificazioni e comunicazioni tra le magistrature modenesi e i territori limitrofi: il Gridario dell’Archivio di Stato di Modena sarà disponibile sulla piattaforma Lodovico con una documentazione dal 1598 al 1796. Dagli editti ducali agli avvisi di appalti, dalle taglie sui malviventi ai divieti di commercio causa epidemie bovine fino al divieto di lanciare palle di neve nell’inverno del 1763. Una chiave di lettura utile per conoscere le dinamiche sociali e culturali di un territorio che si svela anche attraverso questi strumenti.

Le comunicazioni ufficiali estensi saranno presto consultabili su lodovico.medialibrary.it

  • In collaborazione conArchivio Storico Comunale di Modena

 

Lodovico è sviluppato dal Centro di Ricerca Interdipartimentale sulle Digital Humanities dell’Università di Modena e Reggio-Emilia (DHMoRe), ed è sorto all’interno di AGO Modena Fabbriche Culturali. Il progetto è stato inoltre promosso da Comune di Modena, Fondazione di Modena e dall’Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia.