Il restauro dei Musei Anatomici: dalle fondazioni al tetto

All’interno di AGO hanno sede i Musei Anatomici dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, anch’essi oggetto del progetto di restauro e riqualificazione del Complesso.

Una volta terminati i lavori, questi ambienti saranno nuovamente accessibili attraverso un porticato di ingresso che è stato completamente restaurato, secondo le linee definite dagli studi del Professor Francesco Doglioni, responsabile del Progetto di Restauro di AGO. L’eliminazione delle superfetazioni, la riapertura dei fornici del porticato, il consolidamento delle fondazioni e l’inserimento di rinforzi strutturali con malte e fibre di carbonio sulle volte e sui pilastri, sono gli interventi che ne hanno permesso il recupero e hanno restituito solidità e leggerezza alla struttura. Un ulteriore intervento è stato la posa all’interno della fondazione del porticato di una struttura “alveolare” per formare uno strato utile a  prevenire la formazione di umidità e risalite d’acqua. 

Il porticato garantisce l’accesso a due dei tre edifici demaniali, dati in concessione all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, e che sono anch’essi oggetto dell’intervento di restauro da parte di Fondazione di Modena grazie a una convenzione di sponsorizzazione firmata nel 2019. Questi ospitano il Teatro Anatomico, che non sarà interessato da interventi perché già restaurato nel 2018, e i Musei Anatomici, nonché una serie di sale attigue.

A differenza del Teatro, le sale che ospitano i Musei Anatomici saranno interessate da opere di restauro e consolidamento strutturale, fra cui la demolizione e successiva ricostruzione di solai e tetti di copertura, al fine di alleggerire e rendere più solide le strutture, laddove il legno andrà a sostituire il cemento. Una soluzione che permetterà di raggiungere un miglioramento sismico della struttura stimato intorno al 60%.

Le vetrine che ospitavano e continueranno a ospitare gli oggetti della collezione dei Musei Anatomici anche a restauro completato, sono state attentamente avvolte in materiali protettivi per salvaguardarle durante i lavori, nell’impossibilità di spostarle temporaneamente. Saranno infine anch’esse restaurate prima di tornare alla loro originaria funzionalità.

Gli interventi qui descritti rispondono ad alcuni dei principali obiettivi del progetto di riqualificazione del Complesso: da un lato riportarlo alla sua monumentalità originaria, rimuovendo dunque tutti gli elementi aggiunti in epoche successive; dall’altro rendere il Complesso più permeabile, grazie al ripristino di un ingresso che da via Berengario,  consentirà l’accesso diretto al portico del Teatro Anatomico e da lì alla corte interna nel cuore di AGO.