I tetti del Complesso ex Ospedale Sant’Agostino: demolizione, ricostruzione e miglioramento antisismico

All’interno del Complesso ex Ospedale Sant’Agostino, tre sono gli edifici che compongono la parte demaniale, data in concessione all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ospita Teatro e Musei anatomici. Questi edifici sono stati denominati dagli addetti ai lavori A, B e C e si trovano sul lato sinistro del Complesso affacciato su viale J. Berengario.

All’interno del Complesso ex Ospedale Sant’Agostino, tre sono gli edifici che compongono la parte demaniale, data in concessione all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che ospita Teatro e Musei anatomici. Questi edifici sono stati denominati dagli addetti ai lavori A, B e C e si trovano sul lato sinistro del Complesso affacciato su viale J. Berengario.

In alcune parti della zona demaniale sono presenti delle sopraelevazioni, cioè estensioni in altezza degli edifici che non esistevano originariamente, ma sono state costruite intorno alla metà del Novecento sopra alle costruzioni presenti con materiali particolarmente pesanti, come il cemento, rendendole così soggette a possibili danni causati da scosse sismiche.

 

In alcune parti della zona demaniale sono presenti delle sopraelevazioni, cioè estensioni in altezza degli edifici che non esistevano originariamente, ma sono state costruite intorno alla metà del Novecento sopra alle costruzioni presenti con materiali particolarmente pesanti, come il cemento, rendendole così soggette a possibili danni causati da scosse sismiche.

Per migliorare la struttura dal punto di vista antisismico, nei mesi di aprile e maggio, il tetto dell’edificio B, costruito negli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso per ospitare aule e laboratori dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è stato  rimosso, e le pareti perimetrali sono state demolite insieme all’ultimo strato di solaio. Il cemento verrà sostituito da materiali più leggeri, quali il legno per il solaio e il tetto, e la muratura per le pareti, al fine di alleggerire la struttura, raggiungendo quindi un miglioramento delle prestazioni antisismiche della struttura stimato intorno al 60%.

Un’ulteriore miglioria che è stata apportata all’edificio consiste nella scelta della composizione della muratura, la quale, originariamente forata, è stata ricostruita in modo pieno in fase di rimozione dell’intonaco, sempre in ottica di favorire il miglioramento antisismico della struttura. Le pareti storiche vengono invece restaurate con nuovi mattoni, al fine di rafforzarne la struttura e, allo stesso tempo, cercando di riportare l’edificio al suo aspetto originale.

Questo tipo di intervento è già stato parzialmente attuato all’interno dell’edificio C, e verrà ripetuto per l’edificio A, che ospita i Musei Anatomici dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per un totale di circa 1500 m2 di superfici demolite e ricostruite.

I lavori di demolizione e ricostruzione dell’edificio B si concluderanno approssimativamente entro il mese di novembre, prima dell’inizio dei mesi invernali. 


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