L’Hasselblad Award 2025, uno tra i principali premi fotografici al mondo, è stato assegnato nei giorni scorsi alla fotografa francese Sophie Ristelhueber. L’artista è nel programma 2025 delle mostre di Fondazione Ago Modena Fabbriche culturali (www.agomodena.it) con un allestimento che inaugura il 7 novembre alla Palazzina dei Giardini ducali dove, a cura di Daniele De Luigi, proporrà alcune delle immagini realizzate nel corso degli anni che testimoniano le tracce e le cicatrici della violenza sulla terra, sul corpo umano e sull’architettura prodotte dalle guerre e dagli sconvolgimenti naturali.
“Siamo orgogliosi – commenta la presidente di Fondazione Ago Donatella Pieri - di ospitare a Modena la prima mostra personale in Italia di Sophie Ristelhueber dopo l’assegnazione del premio e dopo la mostra prevista a Goteborg dall’11 ottobre a cura dell’istituzione svedese Hasselblad Foundation International Award. Le sue immagini potenti, che ci richiamano anche gli orrori della guerra, rappresentano una tappa significativa del programma 2025 di Ago”.
Il premio, considerato una sorta di Nobel della fotografia, è stato assegnato a Sophie Ristelhueber, nata a Parigi nel 1949, come riconoscimento per una carriera artistica di 45 anni che ha esplorato paesaggi e territori “sviluppando un suo linguaggio visivo” che, evitando il sensazionalismo, “cattura un’intensità emotiva nelle tracce silenziose e durature della presenza e dell’attività umana”.
Nell’albo d’oro del premio figurano, tra gli altri, Nell’albo d’oro del premio figurano, tra gli altri, Ansel Adams, Henri Cartier-Bresson, Manuel Alvarez-Bravo, Irving Penn, Sebastião Salgado, Richard Avedon, Robert Frank, Hiroshi Sugimoto, Lee Friedlander, David Goldblatt, Nan Goldin, Joan Fontcuberta, Wolfgang Tillmans, Daido Moriyama, Dayanita Singh: artisti tutti rappresentati nelle collezioni di Fondazione Ago. Lo scorso anno il premio è stato assegnato a Ingrid Pollard.
Lavori di Ristelhueber sono stati esposti in alcune delle maggiori istituzionali culturali internazionali: dal Moma di New York alla Tate Modern di Londra, da The Tower Plant di Toronto alle Biennali di Johannesburg e San Paolo e alla Triennale di Etchigo-Tsumari in Giappone. La sua mostra più recente, dal titolo “WTF!”, è stata esposta fino a gennaio alla Galerie Poggi di Parigi.
Nella mostra di Modena, che sarà visitabile fino all’8 febbraio 2026, oltre a una selezione di immagini rappresentative della carriera dell’artista saranno presenti anche foto realizzate sul campo, tra le rovine delle zone di conflitto in Libano e in Iraq negli anni Ottanta e Novanta, ancora di drammatica attualità.