Nato da una progettazione articolata, partecipativa e condivisa che ha coinvolto nel tempo, in una serie di tavoli tecnici e think tank lo staff e gli organi della Fondazione AGO e tutti i partner coinvolti nel progetto AGO (MuseOmoRE, DHmore, FEM – Future Education Modena) Il tempo della meraviglia inaugurerà il 25, 26, 27 ottobre con un programma di Open Day su tre giornate svolgendosi attraverso mostre, lectures, incontri, tutti a ingresso libero, in un programma culturale di ampio respiro.
Che cos’è la Meraviglia? È un impulso alla conoscenza, ma anche una qualità degli oggetti, tanto naturali quanto artificiali. È una caratteristica della vita, ossia dell’evoluzione, e delle arti. Rimanda a una passione per l’insolito, ma anche alla ricerca di un ordine abbastanza ospitale da accogliere le irregolarità e le eccezioni. Copre un registro che va dallo stupore estasiato al brivido terribile suscitato dall’incognito.
L’evoluzione è meravigliosa perché imperniata su un’inesauribile variabilità fondata sulla contingenza della vita. La biodiversità segnala una molteplicità di forme e schemi corporei letteralmente innumerevole e che, in particolare quando si tratta di specie estinte, richiede un lavoro di prova e immaginazione, congettura e verifica: è qui che il sapere scientifico e l’opera dell’immaginazione si incontrano. Su questo piano di ricostruzione del mondo estinto, survey, anatomia, morfologia, illustrazione e, da ultimo, prototipazione digitale concorrono all’obiettivo di ridare forma visibile a ciò che non è più sotto i nostri occhi.
In una spinta che non si è esaurita, la vocazione al meraviglioso conduce anche alla sua istituzionalizzazione: l’ordinamento delle collezioni e la nascita dei musei vi trovano la loro radice storico-culturale. Nella nostra epoca l’attraversamento dei confini tra organismi e artefatti trova nuove ragioni teoriche e culturali, non più alla maniera delle Wunderkammern della prima età moderna, ma in nome di un continuum tra vita e tecnologie della vita con cui siamo tutti familiari.
Chiama così a nuove forme di collaborazione, come nel nucleo di attività concepito dai diversi soggetti che afferiscono a Fondazione AGO, tra scienza, arti visive, educazione e tecnologia.
Il programma degli Open Day: 25, 26, 27 ottobre
Si parte il 25 ottobre alle ore 18 con l’inaugurazione della mostra Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature realizzata presso la Palazzina dei Giardini Ducali (Corso Cavour 2, Modena) e in collaborazione con MuseOmoRE (Sistema dei Musei e Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), a cura di Veronica Padovani (MuseOmoRE) e Gian Lorenzo Chiaraluce, storico dell’arte, ricercatore e curatore. Dall’evoluzione della rappresentazione scientifica dei dinosauri, che alle evidenze scientifiche coniuga aspetti speculativi, alle opere di Dario Ghibaudo che scompagina il linguaggio figurativo della scienza per ricostruire un mondo immaginifico, la mostra propone un dialogo fertile tra arte e scienza.
Si prosegue il 26 ottobre alle ore 11 in Palazzo Santa Margherita (Corso Canalgrande, 103, Modena) con la cerimonia di premiazione e l’apertura della mostra del Premio Davide Vignali, il concorso che ogni anno premia i migliori progetti artistici video-fotografici realizzati da ragazzi e ragazze di quinta di tutte le scuole superiori dell’Emilia-Romagna.
Promosso insieme all’Istituto d’Arte Venturi di Modena, insieme alla famiglia Vignali, il progetto è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna ed è volto a diffondere la cultura delle immagini, sostenendo lo sviluppo della ricerca artistica attraverso i mezzi della fotografia e del video. Il premio è un concorso che si rivolge agli studenti di 5° superiore della Regione Emilia-Romagna e che da oltre dieci anni si pone come appuntamento fisso nel sostegno alla creatività delle giovani generazioni.
Dalle ore 11 alle ore 21 apertura straordinaria e gratuita al pubblico della mostra Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature, con un denso programma di attività.
Durante tutta la giornata, infatti, i mediatori del Dipartimento Educativo di Fondazione AGO accoglieranno e accompagneranno pubblico e famiglie nel percorso espositivo proponendo attività dedicate ai più piccoli. Ci sarà inoltre un omaggio speciale per tutti i bambini e le bambine che parteciperanno all’attività durante la giornata, il Family kit, realizzato dal Dipartimento Educativo per scoprire e interagire con la mostra in maniera consapevole e divertente. Alle ore 16, i curatori della mostra Veronica Padovani e Gianlorenzo Chiaraluce offriranno al pubblico una visita guidata tra arte e scienza mettendo in dialogo le due sezioni artistica e scientifica in un percorso ricco di rimandi e punti di vista differenti.
Chiude la giornata alle ore 18 la lecture di Andrea Parlangeli, caporedattore di “Focus”, dove lavora come giornalista dal 2000. Fisico di formazione (PhD), ha un’ampia esperienza in campo editoriale. Ha scritto alcuni libri, tra cui “Benvenuti nell’Antropocene”, con il premio Nobel Paul Crutzen. La sua sfida quotidiana è tradurre in parole semplici complicati concetti di meccanica quantistica, astrofisica, cosmologia, relatività ristretta e generale. Nella conferenza, si parlerà dell’evoluzione darwiniana delle specie legata alla storia geologica della Terra, ma anche di storia della tecnologia e del perché l’evoluzione tecnologica abbia alcune caratteristiche in comune con quella degli esseri viventi; arrivando fino all’Antropocene e all’intelligenza artificiale. Infine, ci sarà una riflessione sul ruolo dell'arte fin dall'alba dell'umanità, e di come ancora oggi artisti e scienziati siano spinti da motivazioni simili nella loro attività ai confini dell'innovazione e della conoscenza.
Domenica 27 ottobre apertura straordinaria e gratuita al pubblico della mostra Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature, dalle ore 11 alle 19 per poi proseguire fino al 12 gennaio 2025; da giovedì 31 ottobre, biglietto intero: 6 €; ridotto 4 €; ingresso libero ogni mercoledì). Nella stessa data appuntamento al Cinema Astra in collaborazione con 24 Frame Future Film Festival con tre proiezioni speciali dedicate al mondo dei dinosauri: si parte con la proiezione del film L’era Glaciale 3 – L'alba dei dinosauri (2009, Stati Uniti) alle ore 16,30 a cui seguirà alle 18.30 Jurassic Park (1993, Stati Uniti). Si chiude alle 20.30 con Phantoms (USA, 1998).
Il tempo della Meraviglia: highlights sul programma
Mostre, lectures, attività accompagneranno il pubblico fino a gennaio 2025 raccontando la vita meravigliosa.
Laboratori e progetti con le scuole:
Sabato 9 novembre e sabato 7 dicembre 2024 si svolgerà il laboratorio per bambini 6-10 anni Identikit di un dinosauro a cura del Museo di Paleontologia di MuseOmoRE, nel quale i partecipanti potranno scoprire quali sono le sfide che coinvolgono ricercatori e ricercatrici di tutto il mondo che si occupano di ricostruire l’aspetto dei dinosauri e cimentarsi in una propria personale raffigurazione dell'Allosauro in mostra.
Sabato 16 novembre e sabato 14 dicembre 2024 si terrà, invece, il laboratorio per bambini 5-8 anni Museo delle creature straordinarie a cura del Dipartimento educativo AGO, che condurrà alla scoperta dell’affascinante “Museo di Storia Innaturale” dello scultore Dario Ghibaudo, un luogo dove non esiste l’impossibile e dove si possono incontrare creature meravigliose tutte da scoprire. Come piccoli zoologi della fantasia, anche i partecipanti potranno aggiungere nuovi esseri alla bizzarra collezione.
Sabato 11 gennaio 2025, infine, si terrà Storie di dinosauri e altre creature, un appuntamento di letture per bambini 3-6 anni a cura dei volontari Nati per Leggere, organizzato in collaborazione con la Biblioteca A. Delfini.
In occasione della mostra le scuole, inoltre, saranno coinvolte con visite guidate e laboratori. In particolare, durante tutta la durata della mostra, le scuole Primarie (classi 3°, 4° e 5°) potranno partecipare all’attività Dinosauri e straordinarie creature che li condurrà all’interno del percorso espositivo mettendo in dialogo l’approccio artistico e quello scientifico. I docenti di Primarie e Secondarie di I e II grado saranno inoltre coinvolti nell’incontro formativo a loro dedicato Dinosauri nella didattica della scienza, previsto per mercoledì 30 ottobre 2024 e finalizzato ad ampliare i contenuti della mostra integrandoli nell’insegnamento delle discipline scientifiche.
Ad accompagnare il programma annuale dedicato al tema della Meraviglia, anche due progetti speciali curati dal Dipartimento educativo di Fondazione AGO che coinvolgeranno alcune scuole del territorio lungo l’intero anno scolastico. Le classi seconde delle scuole secondarie di I grado “G.Carducci” e “Sola” dell’Istituto Comprensivo 5 di Modena saranno coinvolte in un progetto interdisciplinare condotto insieme all’artista Claudia Losi. A partire dalla ricerca “Anìmule” portata avanti dall’artista nel corso degli ultimi anni, un nuovo capitolo coinvolge le scuole nella creazione di inedite narrazioni, tra pitture rupestri, biodiversità e metamorfosi naturali.
Gli incontri:
Il programma Il tempo della meraviglia comprenderà una serie di lecture di approfondimento condotte da artisti, giornalisti, scienziati. Tra queste:
Si parte il 6 novembre alle ore 18 con il paleontologo Cristiano Dal Sasso del Museo di Storia Naturale di Milano che racconterà la scoperta, lo studio e la ricostruzione del modo di vita di Spinosaurus aegyptiacus. Muso e denti da coccodrillo, una enorme vela sul dorso, zampe palmate e una lunga coda pinnata: lo Spinosauro era un vero dragone, il primo e finora unico dinosauro semiacquatico, più lungo di un T. rex. Per mettere insieme questo identikit, un team internazionale composto anche da molti paleontologi italiani ha pazientemente scavato per anni nel deserto del Sahara marocchino, recuperando lo scheletro di Spinosaurus aegyptiacus più completo al mondo e dimostrando che il più grande predatore di tutti i tempi nuotava grazie ad una coda alta e piatta, mai vista in nessun altro dinosauro. La conferenza, tenuta da uno dei protagonisti principali di queste scoperte, è ricca di immagini e video inediti realizzati in presa diretta.
Dall’ 8 al 10 novembre il Learning More Festival, organizzato da FEM in collaborazione con Fondazione di Modena e Comune di Modena, accoglie numerose lectio, talk e attività esperienziali sul tema della scoperta dei meccanismi della mente, sull’uso dell’apprendimento come strumento di stupore e crescita, e su come cambiano società e organizzazioni grazie alla presenza della tecnologia. Partecipano Luca Perri con “La tempesta imperfetta. Viaggio nella mente di chi crede alle fake news: noi”; si prosegue con “Percepire, esplorare, trasformare: le scuole modificano le città” con Nicola Rainisio (progetto MUSA), Ilaria Sergi (ENEA - progetto Cosenza con le scuole), Viola Bartoli (SOU - Scuola di Architettura) e Giulio Guerzoni (Comune di Modena); “SOS pianeta Terra e la genomica sociale”, con gli autori Carlo Alberto Redi e Manuela Monti; Quello che le piante non dicono: educare alla salvaguardia del verde in città, con Riccardo Rizzetto.
Si prosegue il 15 novembre alle ore 18, a Palazzo Santa Margherita con le visioni dell’artista e scrittore James Bridle. Ripensare l’ecologia, la tecnologia e le teorie dell’intelligenza è il titolo del suo intervento, approfondimento del tema della meraviglia intesa come curiosità che ci spinge a esplorare e comprendere la variabilità delle forme di intelligenza che ci circondano e come strumento indispensabile per sollecitare un pensiero critico sul presente, ispirando la creazione di nuove forme di espressione artistica e narrativa.
Con infinita curiosità e un approccio tanto affascinante quanto innovativo, nella sua ricerca e nei suoi lavori artistici James Bridle ripensa in modo radicale l’ecologia, la tecnologia e le teorie dell’intelligenza, ampliandone le definizioni per arrivare a costruire relazioni significative tra umano e non umano, per costruire un futuro più etico e sostenibile.
Si prosegue infine il 3 dicembre alle ore 15 con Stefano Mancuso, incontro in collaborazione con la Settimana della Bio Architettura e della Sostenibilità, organizzata da AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile). L’intervento si intitola Bio(s)architetture): “Le città, non l’intero pianeta”, spiega Mancuso, “sono oggi il luogo in cui viviamo. Ne consegue che il modo in cui le abbiamo immaginate e costruite, la loro efficienza e gli effetti che esercitano su tutti gli esseri viventi sono diventati una materia che trascende la semplice attività urbanistica, interessando, al contrario, la vita di ogni essere vivente.”
La città del futuro è al centro di Fitopolis, la città vivente (Ed. Laterza 2023), ultima opera editoriale del neurobiologo vegetale e appassionato divulgatore delle "meraviglie" della natura, con una lunga storia di collaborazioni su progetti d’architettura, urbanistica e paesaggio.
Press: Santa Nastro, Responsabile della Comunicazione
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