CON BARBIERI E CRESCI “TORNA” IL LIBRO FOTOGRAFICO “VIAGGIO IN ITALIA”

pubblicato il 29.03.25

Mercoledì 2 aprile la presentazione a Modena del volume curato da Luigi Ghirri ripubblicato dopo 40 anni, con due dei protagonisti di allora in dialogo con Corrado Benigni

Olivo Barbieri e Mario Cresci sono due dei venti fotografi che, con la guida di Luigi Ghirri, nel 1984 parteciparono al libro “Viaggio in Italia” che diventò ben presto una sorta di manifesto, riconosciuto a livello internazionale, della Scuola italiana di paesaggio. Il libro è stato ripubblicato da Quodlibet dopo 40 anni e mercoledì 2 aprile, alle 18, a Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) viene presentato a Modena, nell’ambito della mostra “Passaggi Paesaggi. Fotografia italiana dalle collezioni di Fondazione Ago”, in un incontro proprio con Barbieri e Cresci moderato da Corrado Benigni, autore del libro “Viaggiatori ai margini del paesaggio”. 

L’appuntamento si intitola, appunto, “Viaggio in Italia 40 anni dopo. Dialogo con i protagonisti” e, con un intervento di Adele Ghirri, viene introdotto dai curatori della mostra, Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi, che propone 114 opere di 87 autori di diverse generazioni, tra i quali ben nove che parteciparono al volume. Oltre a Ghirri, Barbieri e Cresci, infatti, nell’allestimento si possono ammirare fotografie anche di Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Vittore Fossati, Guido Guidi, Mimmo Jodice e Fulvio Ventura. 

“Viaggio in italia” ha rivoluzionato il modo di rappresentare il paesaggio italiano: lo sguardo artistico si posa anche sui margini delle città, sulle periferie. Cambia il modo di raccontare con il paesaggio che non è più solo sfondo sul quale si svolgono le vicende umane, non è più solo un “tema”, ma diventa la lente attraverso cui guardare. 

“Per la prima volta, la fotografia - spiega Benigni nel suo libro - sceglieva di uscire dai propri confini per dialogare con altre forme espressive (la letteratura, il cinema, l’architettura, la grafica), aprendosi al mondo come mai prima: una rivoluzione che arriva fino a noi, alla cultura visiva in cui siamo immersi”. 

La nuova edizione del volume è la riproduzione in facsimile della prima, pubblicata da Il Quadrante di Alessandria nel 1984, a cura di Ghirri e Paola Borgonzoni, con un saggio di Arturo Carlo Quintavalle e uno scritto di Gianni Celati.  

Olivo Barbieri, 71 anni, originario di Carpi, tra i suoi primi lavori c’è “Flippers” esposto alla Galleria Civica di Modena nel 1977. Negli anni Ottanta ha realizzato le serie sull’illuminazione artificiale delle città europee e orientali, per poi approfondire, a partire dal 1989, una ricerca sui cambiamenti in Cina e sulla loro rappresentazione. A metà degli anni Novanta sperimenta una tecnica fotografica che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell’immagine, mentre nel 2003 avvia il progetto site specific sulla forma di cinquanta città e metropoli contemporanee.  

Mario Cresci, 83 anni, originario di Chiavari, è tra i primi in Italia della sua generazione ad applicare e coniugare la cultura del progetto alle sperimentazioni sui linguaggi visivi. È autore di opere multiformi caratterizzate da una libertà di ricerca che attraversa il disegno, la fotografia, l’esperienza video, l’installazione. Oltre a essere un autore cardine del progetto “Vaggio in Italia”, Cresci è stato protagonista di mostre di rilievo nazionale e internazionale. Tra queste, l’antologia “Le case della Fotografia 1966-2003” (Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino nel 2004), il progetto itinerante “Forse Fotografia” (tra il 2010 e il 2012 a Bologna, Roma e Matera), “Ex post”. Orizzonti momentanei” (2014, Museo d’Arte di Gallarate), “Mario Cresci. Ri-Creazioni" (2016, Camera a Torino), “La fotografia del no” (2017, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Dal 2023 Cresci è impegnato nella rilettura del suo lavoro attraverso focus specifici raccontati in due ampie mostre: “L’esorcismo del tempo, 1970-1980" al MAXXI di Roma. 

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