CARTA O SCHERMO? COME CAMBIA IL MODO DI LEGGERE (E IMPARARE)

pubblicato il 26.07.25

Ad Ago Off mercoledì 30 luglio rispondono gli esperti di FEM. In settimana, da martedì, anche una presentazione del Museo della Figurina e un laboratorio per bambini

La settimana di Ago Off, i dialoghi intorno all’arte che, coordinati da Fondazione Ago, si svolgono alle 19 in piazza Sant’Agostino a Modena, nell’area dehors del bar Mosaico nell’ambito dell’Estate modenese, con Comune e Fondazione di Modena, si apre martedì 29 luglio con una presentazione del Museo della Figurina (“Il Museo delle Meraviglie”) con la curatrice Francesca Fontana. Mentre giovedì 31 luglio è in programma un laboratorio creativo rivolto ai bambini ispirato alla mostra “Paradise Lost” allestita alla Palazzina dei Giardini ducali con immagini tratte proprio delle collezioni del Museo della Figurina. Informazioni: www.agomodena.it.

Nell’appuntamento di mercoledì 30 luglio, invece, si affronta una riflessione sulle nuove modalità di lettura che cambiano, si integrano e influenzano le abitudini, il linguaggio e l’apprendimento: “Su carta, su schermo. C’è un modo migliore di leggere?”. La risposta è affidata agli esperti di Future Education Modena (FEM) Michela Redolfi, Linguistics Expert, e Matteo Socciarelli, Linguistics & Language Learning Expert, che spiegano come nel contesto odierno, il dibattito si divida tra chi sostiene l’uso prevalente di libri cartacei come strumenti insostituibili e chi invece spinge per un uso maggiore di strumenti digitali; nel mezzo, numerosi lettori rimangono nel dubbio sulla scelta tra l’accesso sterminato e istantaneo di molteplici forme informative e il riferimento a forme strutturate, stabili e tangibili incorporate su un supporto cartaceo.

“Ci sono potenzialità e limiti in ciascun supporto – spiegano gli esperti – e la risposta su quale sia meglio è ‘dipende’. E, se si parla di apprendimento, è: dipende dall’obiettivo didattico”. La lettura su carta favorisce la concentrazione, la comprensione e la memorizzazione delle informazioni, mentre i formati digitali permettono di accedere a sterminate biblioteche, anche multimediali, eliminano il peso fisico dei libri, spesso a costi più contenuti, e l’esperienza di lettura può essere personalizzata decidendo, per esempio, grandezza dei caratteri e luminosità dello schermo.

“L’approccio di FEM per coniugare le potenzialità del digitale con le necessità di comprensione profonda – aggiungono gli esperti – si basa sulla tecnica dell’annotazione, una strategia di lettura capace di stimolare comprensione profonda, attenzione e astrazione dei significati”.

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