AGO PROPONE UN VIAGGIO IN 114 IMMAGINI NELLA FOTOGRAFIA ITALIANA

pubblicato il 25.03.25

Sabato 29 marzo visita guidata alla mostra “Passaggi Paesaggi” allestita a Palazzo Santa Margherita. E con il family kit anche i bambini possono “giocare” con le foto 

 

Sono ben 114, di 87 autori diversi, dai grandi maestri agli emergenti, le immagini che si possono ammirare nella mostra “Passaggi Paesaggi. Fotografia italiana dalle collezioni di Fondazione Ago” allestita fino al 4 maggio a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103 a Modena. Sabato 29 marzo, alle 16, è in programma una vista guidata alla quale ci si può ancora iscrivere. Informazioni: www.agomodena.it. 

La mostra si può visitare dal mercoledì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato domenica e nei festivi a orario continuato 11-19. Ingresso: intero 6 euro (ridotto 4 euro). Ingresso libero ogni mercoledì.  Per le visite guidate (al sabato alle 165, su prenotazione) non sono previsti costi aggiuntivi. 

Per le famiglie, pensando ai bambini, è disponibile un family kit per rendere giocosa la visione della mostra. 

Sono quattro le declinazioni dell’idea di paesaggio che propone la mostra, curata da Chiara Dall’Olio e Daniele De Luigi: urbano, naturale, umano e dell’immaginario. Le opere provengono dalle collezioni di fotografia di Fondazione di Modena e del Comune di Modena (Galleria Civica) che nel loro insieme costituiscono uno dei più significativi patrimoni istituzionali italiani. 

I paesaggi urbani dei maestri (Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Guido Guidi, Olivo Barbieri, Mimmo Jodice) scorrono accanto alle immagini dominate dalla natura, in una difficile complessa relazione con l’uomo (Franco Fontana, Walter Niedermayr, Paola De Pietri, Mario Giacomelli, Luca Andreoni), mentre i paesaggi umani spaziano dal reportage (Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna) all’indagine antropologica (Mario Cresci, Franco Vaccari), ai ritratti e al cinema (Tazio Secchiaroli, Marcello Geppetti). Sono poi i paesaggi dell’immaginario a racchiudere le ricerche sperimentali sul linguaggio fotografico che conducono lo spettatore sul terreno dell’astrazione e della performance (Rachele Maistrello, Paolo Gioli, Cesare Leonardi). 

 

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