Ultimi giorni per visitare la mostra “Lo sbadiglio dell’archivista”, allestita da Fondazione Ago a Palazzo Santa Margherita a Modena, con le opere realizzate dagli allievi dell’Accademia LABA di Brescia: progetti fotografici e multimediali, con video e installazioni, nati da una riflessione sulle collezioni fotografiche e del Museo della Figurina. La mostra, infatti, inaugurata con il Festivalfilosofia a tema Paideia, la trasmissione del sapere, e dedicata a riflessioni sul ruolo degli archivi nell’arte, termina domenica 19 ottobre e ha già superato i 1.600 visitatori.
Si può visitare, a ingresso libero, dal mercoledì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato e domenica a orario continuato dalle 11 alle 19.
Da giovedì e fino a domenica, inoltre, nell’ambito di Smart Life Festival, è possibile anche visitare l’installazione digitale “Resurrection” di Paolo Cirio che rappresenta una riflessione sul potere del web e dell’intelligenza artificiale come strumenti di riscrittura e riparazione della storia.
Continua, con gli stessi orari, anche la mostra di Paolo Ventura “L’oca gigante e altre meraviglie” che, a cura di Chiara Dall’Olio e Francesca Fontana, propone fotografie storiche e inedite, collage e sculture di carta che ben rappresentano l’universo dell’artista sospeso tra verosimile e fantastico, con opere che dialogano con le collezioni del Museo della Figurina.
Ingresso unico, compreso il Museo, 10 euro (ridotto 5 euro), con agevolazioni per i residenti in provincia di Modena (7 euro); ingresso libero la prima domenica del mese, per i modenesi anche ogni mercoledì, come da tradizione di Fondazione Ago. Al sabato, alle 17, visita guidata senza costi aggiuntivi: ci si prenota sul sito www.agomodena,it.
La mostra “Lo sbadiglio dell’archivista”, con un titolo scelto sulla base dell’immagine di una figurina di fine Ottocento che ha ispirato i curatori (“La cicogna lettrice”, Litografia Bognard, Parigi), propone, appunto, “Undici sguardi sulle collezioni di Fondazione Ago”. Vere e proprie riflessioni sull’archivi nell’arte: fondamentali come testimonianza e per la conservazione delle opere, ma anche spunto di eccezionale valore per nuove produzioni, un’enorme potenzialità tutta da scoprire.
Gli undici allievi dell’Accademia LABA che hanno partecipato all’iniziativa sono: Elisa Barison, Maila Blasi, Paola Bormioli, Beatrice Burlone, Silvia Cavazzi, Viola Consigli, Sofia Gorini, Simone Nebbia, Elisa Pasotti, Vittoria Signoretto, Marco Zerbinati, con il coordinamento di Simone Santilli, artista e docente.
