A MODENA WEEKEND IN PARADISO CON LA MOSTRA DEI FALLEN FRUIT

pubblicato il 07.04.25

Da venerdì 11 a domenica 13 aprile ingresso libero e tante iniziative alla Palazzina dei Giardini Ducali e al Museo della Figurina con "Paradise Lost” di David Allen Burns e Austin Young

Si apre con un weekend a ingresso libero e diverse iniziative in programma, tra arte, scienza e musica, la mostra “Paradise Lost” che si inaugura venerdì 11 aprile, alle 18, nella seicentesca Palazzina dei Giardini ducali di Modena e suggerisce una riflessione sull’ambiente naturale minacciato dai cambiamenti climatici. L’edificio viene trasformato per l’occasione in un lussureggiante paradiso di fiori, piante, farfalle, uccelli e animali di ogni tipo e specie dagli artisti David Allen Burns e Austin Young, il duo californiano dei Fallen Fruit che, per rappresentare la “biodiversità perduta”, con le loro installazioni visive si sono ispirati alle immagini di collezioni storiche conservate al Museo della Figurina, dove è allestita una seconda sede della mostra. “Paradise Lost”, a cura di Francesca Fontana, è una proposta di Fondazione Ago nell’ambito del progetto “Il Tempo della Meraviglia”, con i soci fondatori (Comune, Unimore e Fondazione di Modena) ed è inserita anche nel programma di “Alberi Festival. Costruire la città degli alberi”. L’allestimento è visitabile fino al 24 agosto. 
I due artisti, al lavoro in questi giorni per completare l’opera “site-specific”, saranno presenti all’inaugurazione di venerdì alle 18 che sarà seguita, dalle 19 alle 21, da un DJ set a cura di Juta dall’Orto, con una selezione musicale ispirata alla mostra e curata in collaborazione con gli stessi artisti. Per l'occasione, inoltre, i Fallen Fruit hanno ispirato anche una serie di cocktail a tema che saranno disponibili per tutta la durata della mostra nel locale che si trova nella Palazzina dei Giardini ducali. 
Sabato 10 aprile, alle 10, la mostra si può visitare a ritmo di danza partecipando al laboratorio “Dance Dance Dance” condotto dalla danzatrice e coreografa Elisa Balugani. Un’occasione per capire e interpretare una mostra attraverso la gestualità e l’ascolto del proprio corpo, stimolando creatività e benessere. L’appuntamento è gratuito su prenotazione su www.agomodena.it. Sempre sul sito ci si può prenotare anche per la visita guidata delle 17 che sarà condotta dai due artisti insieme alla curatrice Francesca Fontana. 

La mostra è aperta sia sabato che domenica dalle 11 alle 19 e nelle due giornate sono previste attività dedicate ai più piccoli: è previsto un omaggio per le bambine e i bambini che parteciperanno. 

Nella Palazzina dei Giardini ducali, in un ambiente carico di immagini e suggestioni sono presenti anche esemplari di animali tassidermizzati, provenienti dal Museo di zoologia e anatomia comparata che fa parte del Sistema dei Musei e Orto Botanico di Unimore. Lupi, volpi, scimmie, volatili, iguane, rospi che, come testimoni silenziosi, immersi nell’opera artistica sembrano riacquistare nuova vita ricordandoci la fragilità dell’esistenza e dell’equilibrio della natura.  

L’installazione trae ispirazione dal poema epico “Il Paradiso perduto” di John Milton e invita a riflettere, oltre che sulla vulnerabilità degli ecosistemi, sulle conseguenze del libero arbitrio: l’umanità, pur avendo l’opportunità di preservare il proprio ambiente, sembra aver scelto – sottolinea la curatrice Francesca Fontana - di perseguire una logica consumistica e di sfruttamento. Da sempre, del resto, il lavoro dei Fallen Fruit è caratterizzato da una tensione spirituale, la stessa scelta del nome trae origine da un passo del Levitico dove si invita a lasciare parte del raccolto ai poveri. Le loro opere, a partire dalle mappe degli alberi da frutto pubblici realizzate a Los Angeles nel 2004, hanno sempre una stretta connessione con gli spazi urbani e con la propensione a “condividere il mondo con gli altri”. 

La mostra si sviluppa anche nella sede del Museo della Figurina, a Palazzo Santa Margherita, dove si possono ammirare le immagini originali, quelle che hanno ispirato gli artisti, tratte dalle collezioni pubblicate principalmente tra il 1885 e il 1925 da marchi storici delle figurine pubblicitarie come Liebig, Bon Marché, Suchard e tanti altri. Disegni raffinati, accompagnati da testi illustrativi nello stile semplice, da piccola enciclopedia popolare, che caratterizzava gli album di figurine dell’epoca: dai “Simboli dei fiori” alle “Cime alpine”, dalla “Forza degli insetti” alle “Grandi coltivazioni”, fino a “Farfalle e amorini” o “Bambini e conchiglie”. 
Dopo il weekend inaugurale la mostra si può visitare, fino alla fine di giugno, dal mercoledì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19; al sabato, alla domenica e nei festivi a orario continuato dalle 11 alle 19. In luglio e agosto l’orario è dalle 15 alle 19, dal mercoledì alla domenica e nei festivi. 
Ingresso unico per entrambe le sedi: 10 euro (ridotto 5 euro), con agevolazione per i residenti in provincia di Modena (7 euro). Ingresso libero per tutti la prima domenica del mese, per i residenti anche ogni mercoledì, come da tradizione di Fondazione Ago.  Visite guidate al sabato alle 17, su prenotazione ma senza costi aggiuntivi. Informazioni: www.agomodena.it. 
 

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